giovedì 7 ottobre 2010

Canon Eos 60D: Inizio vendite Ottobre 2010

fonte: http://www.mytech.it/

C’è chi la considera la sorella minore della Eos 7D, chi la vede come una Eos 550 con i muscoli, chi semplicemente come l’erede della 50D. Probabilmente la Canon Eos 60D è di tutto un po’ ma è soprattutto una reflex dal prezzo non proibitivo che non si fa trovare impreparata all’appuntamento con il Full HD.


Design: il vantaggio del display orientabile

Abbastanza compatta nelle dimensioni, la nuova Canon 60D è abbastanza maneggevole ma non trasmette quella sensazione di solidità delle reflex più massicce. Piuttosto razionale la disposizione dei comandi nella quale registriamo la “fusione” della ghiera di controllo rapido e del pulsante Set in un’unica ghiera e l’innesto di un pulsante di blocco sul selettore di modalità per impedire contatti accidentali durante la ripresa. L’elemento di spicco è però la presenza del display da 3 pollici orientabile (da 180 a 270° nei due assi) che permette inquadrature acrobatiche e facilita le videoriprese.

Sensore e processore: 18 megapixel posson bastare.

Canon non va al risparmio: sotto il corpo macchina pulsa infatti un Cmos da 18 megapixel supportato da un processore Digic 4. La combinazione garantisce una velocità di scatto pari a 5,3 fps per una raffica di 58 immagini JPEG alla massima risoluzione e una gamma ISO standard di 100-6.400 che si spinge fino a ISO 12.800 in modalità estesa. La nuova 60D supporta l’elaborazione di immagini Raw a bordo macchina. Alcune operazioni di fotoritocco (luminosità, contrasto, bilanciamento del bianco, distorsione e aberrazioni cromatiche) possono essere in pratica condotte direttamente “in camera” così come alcuni effetti di post-produzione (bianco e nero granuloso, soft Focus, toy camera, effetto miniatura). Un modo per iniziare a modificare gli scatti a tempo perso (ad esempio sul volo di ritorno dalle vacanze) senza ricorrere a Photoshop o altri software da PC.

Autofocus: la prova del nove

La Eos 7D è inarrivabile ma il sistema di autofocus a 9 punti (tutti di tipo a croce) con un punto centrale extra-sensibile per obiettivi più luminosi di f/2,8 mette al riparo da sorprese. Dalla sorella maggiore, la Eos 60D riprende il sistema di misurazione iFCL Canon, che sfrutta le informazioni sulla posizione del soggetto raccolte dal sistema di messa a fuoco automatica e le combina con le letture del colore e della luminanza per aumentare l’accuratezza delle esposizioni.

Video: FullHD fino a 30 fps

La nuova Canon Eos 60D cattura video Full HD 1920x1080p secondo una gamme di frame rate selezionabili dall’utente da 24 a 30 fps. In modalità Movie Crop è possibile registrare con l’area centrale del sensore video da 640x480 pixel per creare un ingrandimento di circa sette volte la lunghezza focale dell’obiettivo. Di serie la porta Hdmi per il collegamento con monitor e Tv ad alta definizione e l’ingresso per un microfono stereo esterno.



Il prezzo? Abbordabile, ma la 7D è lì a un passo

Il prezzo suggerito al pubblico dalla casa è di 1.228 euro Iva inclusa solo corpo. Tre le versioni in kit già annunciate: con obiettivo EF-S 18-55 3.5-5.6 IS (1.335 euro Iva inclusa), con obiettivo EF-S 18-135mm f/3.5-5.6 IS: (1.495 euro Iva inclusa) e con obiettivo EF-S 17-85mm/1:4,0-5,6 IS USM (1.549 euro Iva inclusa). Prezzi, dunque, tutto sommato non proibitivi. A conti fatti per molti Canonisti il problema sarà semmai un altro: “accontentarsi” della 60D o spendere circa 500 euro in più per portarsi a casa un attrezzo di categoria superiore come la Eos 7D?

Per saperne di più:

Qui confronto con la Nikon D7000
Qui le specifiche complete dal sito Canon
Qui l'anteprima di Dpreview

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