mercoledì 11 maggio 2011

Microsoft acquista Skype: Quali gli scenari futuri?

Un'idea è un'idea. Sarò romantico ma la mia idea è che un'"idea" non dovrebbe essere venduta perchè è la tua "idea", perchè è una tua creatura, perchè è nata da te. Un'idea può e dovrebbe essere (se valida), diffusa, ampliata, rivista, rivisitata e riproposta anche in maniera diversa ma nel mio ideale romantico non dovrebbe essere ceduta per il "vile" denaro.




Questa mattina un sussulto. Nella mia consueta "rassegna stampa" mattutina leggo: "Microsoft acquista Skype". La mia prima reazione è stata: "non mi piace, non mi piace, non mi piace per niente". In seconda battuta ho pensato: "perchè non mi piace?".

Non mi piace per il mio pensiero romantico? In parte si ma non solo. Del resto oggi tutto viene valorizzato in funzione di un costo, un prezzo, un eventuale ricavo. Anche il nostro tempo libero. Quindi anche lui (il nostro tempo libero), è cedibile ad un determinato prezzo, allora perchè non anche un'idea?

Eppure nonostante la spiegazione che mi sono dato continua a ronzarmi in testa la frase: "non mi piace, non mi piace, non mi piace".

Inizio allora a pensare agli anni '60, alle Radio Libere che mi hanno raccontato, forse poi diventate troppe o troppo libere e quindi poi chiuse, alla successiva televisione privata che non ha avuto il tempo di essere "libera" perchè in breve tempo è diventata pubblica in quanto espressione di un uomo pubblico ed una televisione pubblica assoggettata dall'ossessivo pensiero privato della competizione, del costo e del profitto.

Irrompe Internet nelle nostre case, è libero e non ci sono regole. No, non va bene, certo (come ho scritto in un altro post), Internet lo si può spegnere con un click, ma non è eticamente accettato nei Paesi democratici.

Troppe aziende, troppi business man hanno le mani sul web. Troppo difficile da controllare. Ci vuole ordine! e per fare velocemente ordine dobbiamo avere poche cose "fidate" fra i piedi. Iniziare con un 1x2 sulla comunicazione tramite web non è affatto male.

Mi auguro di essere paranoico.

Cosa dire allora della notizia?  Ricordo quando Skype fece timidamente la sua comparsa sul mio desktop, all'epoca Messenger (di proprietà Microsoft), la faceva da padrone come software di comunicazione fra utenti connessi ad Internet. Skype però sfruttò da subito le potenzialità del Voice Over IP (e questa fu l'"idea"), Microsoft non ebbe questa intuizione e ne pagò le conseguenze.  Nonostatne una serrata "lotta" fra Messenger e Skype, che comportò migliorie in entrambi i software grazie alla competizione, il primo dovette cedere il passo al secondo.

Skype ha una anomalia, è stato in grado di vincere ma allo stesso momento anche di perdere perchè ora è di prorpietà di chi ha perso. Vincente e vinto.

Cosa cambia per noi fruitori nell'immediato è abbastanza facile da intuire, nuovi bottoncini da cliccare condivisibilità piena fra Messenger, Skype e tutti i prodotti Microsoft ecc. Qualcuno potrebbe dire: "bè, non male!" dimenticandosi però che noi fruitori abbiamo perso chissà quali e quante innovazioni frutto della competizione che non c'è più e che non ci sarà più fino a quando qualcun'altro non avrà una nuova "idea".

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