mercoledì 25 luglio 2012

Il diritto d'autore e le nuove tecnologie (Introduzione)


L'esigenza della tutela del diritto d'autore si percepì già sul finire del 1400 quando, con l'invenzione della stampa a caratteri mobili (1455), fu possibile creare più copie dello stesso manoscritto contemporaneamente. La conoscenza, con l'invenzione di Gutenberg, iniziò a fruire più facilmente grazie ai testi stampati, facilitando la divulgazione della cultura e la creazione di nuova conoscenza non più solo a disposizione di ristrette caste. Le informazioni su svariate materie furono quindi disponibili in gran quantità e a prezzi più accessibili e le Arti e le Scienze ebbero pertanto un nuovo impulso,  tanto che molti storici riconducono a quel tempo gli albori del Rinascimento. 




E' chiaro che, ad ogni innovazione tecnologica che permette la riproduzione di opere di ingegno, le norme devono essere in grado di adeguarsi tutelando l'autore, ma al contempo permettere che la cultura e la conoscenza si diffondano sempre più capillarmente e facilmente affinché attraverso la divulgazione/rielaborazione di opere di ingegno se ne creino di nuove a tutto vantaggio per il benessere sociale.

Tutelare il diritto  d'autore è fondamentale, poiché solo se l'autore è tutelato sarà incentivato a produrre nuove opere di ingegno per il benessere della società tutta.

Tutelare il diritto d'autore nell'epoca di Internet e dei contenuti digitali non è un compito facile per il legislatore; Internet non conosce confini geopolitici (pertanto tutte le norme sul diritto d'autore dei singoli Paesi saranno figlie di trattati e/o convenzioni Internazionali), la digitalizzazione dei contenuti comporta la "smaterializzazione" del contenuto che lo rende più facile da divulgare ma più difficile da tutelare sotto l'aspetto del copyright.

Grazie alla Rete, le informazioni su svariate materie sono oggi ancor più disponibili, in gran quantità e a costi irrisori rispetto al passato. Non possono e non devono perciò le regole del copyright imbrigliare Internet che, come la macchina a lettere mobili ha fatto secoli fa, potrebbe condurci ad un nuovo periodo storico particolarmente florido per le Arti e le Scienze; un nuovo Rinascimento.


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