Ultimamente i netbook non se la passano molto bene, ma il colosso dei motori di ricerca è convinto di poter ribaltare la situazione con questa proposta alternativa. I portatili Chromebook puntano innanzitutto sulla velocità: si avviano in 8 secondi e si riattivano all'istante. Il sistema operativo proposto è basato sul browser stesso, e fa leva sulle applicazioni web. Programmi, impostazioni e documenti sono tutti memorizzati nella "nuvola" e non in locale (sebbene si sfrutti le capacità di HTML5 per creare un archivio locale utile ad alcune applicazioni).
Le caratteristiche di questo nuovo prodotto sono quelle classiche dei laptop mini: il modello Samsung ha uno schermo da 12,1 pollici, pesa 1,48 kg e garantisce oltre 8.5 ore di utilizzo continuo. Il processore è un Dual-Core Intel AtomTM, dispone di tecnologia Tecnologia Wi-Fi dual-band integrata e tecnologia 3G. Ha la webcam ad alta definizione con microfono che elimina i rumori, due porte USB 2.0, slot della scheda di memoria 4 in 1, port Mini-VGA, tastiera Google Chrome di dimensioni standard e trackpad di grandi dimensioni completamente cliccabile. Il modello di Acer differisce per lo schermo lievemente più piccolo, da 11,6 pollici, per il peso inferiore (1,34 kg), per la durata della batteria (6 ore di utilizzo continuo) e per la presenza della porta Hdmi. I prezzi andranno dai 350 ai 500 dollari.
Il funzionamento del dispositivo, equipaggiato con tecnologie WiFi e 3G, è quindi legato a doppio filo con la connessione Internet. I modelli 3G venduti nel nostro paese includeranno una scheda SIM con 3 GB di traffico gratuito forniti da 3 Italia (5 euro ogni 30 giorni a partire dal secondo mese). Google conta comunque di rilasciare le versioni offline di alcune delle sue applicazioni entro questa estate, tra cui Gmail, Docs e Calendar.
Per installare i programmi "cloud" bisogna sempre passare dal Chrome Web Store. La vetrina di Google, tirata a lucido per l'occasione, ospita migliaia di app (gratuite e non) ed è stata già tradotta in 41 lingue. Mountain View fa sapere che nei primi tre mesi di apertura sono state installate 17 milioni di applicazioni. Un dato notevole, considerato che il negozio era raggiungibile solo negli USA e solo dagli utenti con la release più aggiornata di Chrome.
Come noto, in caso di guasto tutti i dati possono essere recuperati all'istante, proprio perché non si trovano sul computer. Google fa sapere che i Chromebook eseguiranno aggiornamenti di sistema in maniera automatica, all'accensione, e anche le web app saranno costantemente aggiornate, senza neppure sventolare una notifica. Per gli scettici, che non vedono l'OS di Chrome come un rivale di Windows, quello degli aggiornamenti automatici continui sarà invece un incubo.
In casa Google sono sicuri che questo primo sistema operativo progettato da zero, protetto con sandbox e crittografia dei dati, porterà una ventata d'aria fresca sulla scena netbook attuale. Qualcuno si domanda se sarà possibile installare l'OS open-source anche sui "normali" computer, ma è ovvio che in quel caso il lavoro di ottimizzazione tra hardware e software andrebbe a farsi benedire. Una curiosità: in questa fase di transizione il 20 per cento dei dipendenti Google sta continuando a lavorare con macchine Windows, ma l'azienda spera di convertire il resto della ciurma al più presto.
fonte: la Rete
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