Grillo comprese le potenzilità della Rete. Capì che l'elettorato, da fruitore passivo delle informazioni dei media tradizionali, con il Web sarebbe potuto diventare un elettorato attivo, divenendo esso stesso generatore e divulgatore di notizie.
Ora c'è da chiedersi, se non ci fossero stati Facebook e Twitter a ricordarci di votare con il ritmo di un twit o uno status al minuto, negli ultimi referendum, si sarebbe raggiunto il quorum? e cosa dire delle diatribe tra la Moratti e Pisapia sul "caso" Red Ronnie e Sucate?
Il caso Sucate è forse meno noto ma ci fa comprendere quanto la Rete sia meritocratica. La Moratti nelle due settimane che separano la prima tornata elettorale con i ballottaggi decide di attivarsi su più fronti sulla Rete sia con Facebook che con Twitter. L'utente Lucah ha pensato di prendersi gioco del team di solerti produttori di risposte dell'account e ha chiesto lumi sulla costruzione di una moschea abusiva in Via Giandomenico Puppa, quartiere Sucate. Immediata, come forse neanche Lucah si aspettava, la replica: "Nessuna tolleranza per le moschee abusive. I luoghi di culto si potranno realizzare secondo le regole previste dal nuovo Pgt".
Il quartiere di Sucate (e via Puppa), ovviamente, non esiste e al popolo del Web non è parso vero di poter ricamare sullo scivolone tutt'altro che virtuale.
Dall'altro "fronte" il 3 giugno 2011 viene lanciata su Twitter da Paolo Iabichino, blogger di Wired.it e direttore creativo in Ogilvy Italia, #pisapiasentilamia, l'hashtag ufficiale per proposte al nuovo sindaco di Milano, i cui risultati sono stati poi analizzati dagli amici di Green Geek. Nel giro di qualche sono cresciuti retwit e menzioni all'iniziativa presto adattata ad altre municipalità protagoniste e non della recente tornata di elezioni amministrative: per Torino nasce #fassinosentitorino, per Bologna #merolasentilamia, per Savona #berrutilasciachetiaiuti, per Firenze #renzichenepensi e così via.
Dall'hashtag #pisapiasentilamia nasce anche la pagina Facebook dedicata, curata dai Green Geek, che si propone come luogo convenzionale dell'ascolto e dello scambio tra l'amministrazione milanese e i suoi cittadini.
L'iniziativa riceve il consenso del sindaco che a distanza di qualche giorno ne fa proprio l'intento con un twit: "Grazie d'aver colto il mio 'non lasciatemi solo'.
Cosa fare ora? Diventare fan della pagina Facebook dedicata e poi farla girare e promuoverla il più possibile sulla Rete.
Se volete approfondire l'argomento leggete l'articolo "Caro sindaco, ecco come ascoltare il Web".
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